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La vita e l'arte di Giannina Arangi-Lombardi.
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   Nasce a Marigliano Napoli nel 1891, muore nel luglio del 1951 a Milano; è sepolta a Carate Brianza, cittadina nella quale viveva la sua figlia unica, Vittoria.

   Dopo aver studiato per sei anni ed essersi diplomata in canto al conservatorio San Pietro a Majella a Napoli, allieva del celebre Beniamino Carelli, si diploma a pieni voti anche in pianoforte e voce nel 1911.

  Poco dopo tutta la famiglia Lombardi si trasferisce a Roma, dove la giovane donna conosce l’avvocato Lorenzo (detto Renzo) Arangi che sposa nel 1912. La coppia si trasferisce a Palermo città natale di Lui, dove lei insegna e canta in recital amatoriali. Durante la grande guerra, in assenza del marito chiamato alle armi, per vivere

insegna pianoforte. Al termine del conflitto, partorisce la sua unica figlia Vittoria, nel 1919.

    La sua splendida carriera lirica da mezzosoprano inizia nel 1920, nel pieno dell’atmosfera verista, alla quale la Arangi non aderisce preferendo il bel canto “tradizionale “di intonazione romantica.

   Il primo grande successo lo ottiene nel 1920 al teatro Costanzi di Roma, dove interpreta Lola in Cavalleria Rusticana. Da questo momento è un susseguirsi di successi in opere quali “la Gioconda”, “Cavalleria rusticana” e altri. Dopo circa quattro anni di attività in vari teatri nazionali, come Roma, Bologna, Parma, e internazionali, come al Cairo, a Buenos Aires, a Lisbona, dove riscuote un clamoroso successo, la Arangi cambia il registro del suo canto passando da mezzosoprano a soprano.

   Per le sue eccellenti qualità di canto e di interpretazione drammatica viene notata dal maestro Toscanini. Dal 1924, trasferitasi con la famiglia a Milano, conquista la stima e la fiducia del Maestro, tanto da essere da Lui considerata una delle migliori interpreti delle opere verdiane. Al seguito di Toscanini, la Arangi diventa la protagonista di molte stagioni scaligere. Inizialmente la cantante ebbe difficoltà a farsi capire e a soddisfare le richieste dell’esigente maestro, ma poi… così la cantante descrive le sue esperienze con Toscanini “…ebbe inizio uno dei periodi più radiosi della mia carriera…provare con Toscanini significava per me intravvedere un lembo di cielo…”. La sua permanenza alla Scala dura fino al 1929, quando Toscanini lascia per sempre la Scale e l’Italia.

   Nel 1928 la Arangi-Lombardi, accompagnata dalla famiglia, compie una tournée prima al Cairo poi in Australia, foriera di grandi successi. In questo lontanissimo paese canta nei prestigiosi teatri di Sydney, Perth, e Melbourne. Durante quel viaggio i coniugi Arangi-Lombardi diventano intimi del soprano Toti dal Monte e del tenore Enzo de Muro, tanto da essere loro testimoni nelle nozze celebrate nella cattedrale di Sidney.

  Nonostante i grandi successi la signora Arangi Lombardi non s’atteggiò mai a diva, primadonna sì, ma con modi gentili e garbati; le sue doti canore ne fecero l’ultimo baluardo del bel canto della celebre scuola ottocentesca, prima del fenomeno Callas.

    Al di là delle straordinariamente positive esperienze all’estero, la carriera della Arangi Lombardi si svolse prevalentemente in Italia. Abbiamo già ricordato che cambiò registro passando da mezzo soprano a soprano, questo stressò le sue corde vocali accorciandole così la carriera, peraltro iniziata piuttosto in ritardo: debuttò infatti verso il 1920, quando aveva ormai circa 30 anni, anche a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.

   Nel 1937, dopo aver cantato a Trieste e Napoli, decide l’abbandono delle scene subito dopo aver cantato a Palermo, con grande successo, nei Vespri Siciliani nella parte della duchessa Elena.  La sua carriera si consumò in solo dieci anni, ma è indubbio che in quel primo scorcio di secolo la scena del bel canto drammatico italiano sia stata dominata da Arangi-Lombardi insieme al soprano Bianca Scacciati.

   Terminata la carriera di cantante la Arangi-Lombardi si trasferisce definitivamente con la figlia a Milano, dove aveva ottenuto, nel 1936, la cattedra in canto al Conservatorio G. Verdi. A Milano insegna per circa 10 anni, riprendendo con successo quella esperienza che aveva già fatto in gioventù a Palermo.

    Successivamente viene chiamata ad Ankara, nel 1947, per dar vita alla locale scuola di canto nel conservatorio di quella bella città. Giannina accetta la sfida, ormai la figlia si era sposata, si trasferisce ad Ankara dove rimane solo per quattro anni. Una delle sue allieve Leyla Gencer divenne  una famosa cantante lirica tanto da apparire alla Scala per ben quindici stagioni dal 1957 al 1983 e fu una delle più rappresentative soprano del tempo.

   Agli inizi del 1951 per gravi motivi di salute, soffriva di aneurisma, rientra in Italia dove muore nel luglio dello stesso anno, confortata dalla figlia.

   La donna “aveva aspetto mite e silenzioso, ma certamente era orgogliosa e facile al risentimento” … così è descritta da Rodolfo Celletti che la intervistò nel 1950.   Giannina Arangi-Lombardi visse ad Ankara solo per pochi anni. Fu una delle prime cantanti ad incidere opere intere tra le altre ricordiamo: Aida e Cavalleria Rusticana.

   Tutto il carteggio della cantante è stato donato dalla figlia Vittoria Arangi Rossi alla Fondazione Teatro Regio di Torino.

Riportiamo alcuni indirizzi delle incisioni della Arangi-Lombardi, opportunamente rimasterizzate:
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https://www.youtube.com/watch?v=T4TgPR7bMZE  Un ballo in maschera

https://www.youtube.com/watch?v=d8mvTbx7c5w Cavalleria Rusticana

https://www.youtube.com/watch?v=Nk_wvUoMbvg Tosca

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