Famiglia Gropallo.
Cappella Porro-Lodi.
A metà circa del cimitero di Briosco, sul lato sinistro della scalinata d’accesso alle tombe, si trova la cappella della nobile famiglia Porro Lodi.
La struttura è ben tenuta, tutte le pareti esterne sono verniciate di bianco, e la facciata, i cui angoli sono sottolineati da una cornice di mattoni rossi è dello stesso colore; al centro un grande rosone in mattoni.
Sulla sommità della cappella è posta una croce greca di colore scuro. Ai due lati del bel portale d’ingresso, sottolineato da una struttura con motivi a tralcio d’uva, sono dipinti gli stemmi della famiglia: una croce di Malta e un’aquila coronata.
L’entrata alla cappella è chiusa da un cancello in ferro battuto impreziosito, al centro, da due croci greche in ottone; più in alto si legge la scritta PORRO LODI, sormontata da una corona, sempre in ottone.
Entrando nella cappella si notano 22 lapidi della nobile famiglia, a partire da quella che ricorda il nobile dottore in legge Giovanni Porro Lodi (di cui riportiamo la scritta ormai quasi illeggibile), morto nel 1845. Segue quella dell’ingegnere Giuseppe Porro Lodi, morto nel 1852, all’età di 33 anni. Interessante è la lapide che ricorda il Nob. Rag. Giulio Porro Lodi, già cassiere della Cassa di Risparmio di Milano (fondata nel 1823), morto il 1885 all’età di 73 anni. La lapide più recente ricorda il piccolo Giulio Porro Lodi morto nel 1966, dopo pochi mesi di vita. Segnaliamo anche la lapide di Adolfo Besozzi, pittore, figlio di Luigi e della nobile Elena Porro Lodi.
L’interno della cappella, sobrio e ben tenuto, è caratterizzato da un grande lampadario in ferro battuto, con la scritta “DONA EIS REQUIEM, e da una modesta mensola “altare” sormontata da una pregevole testa di Madonna.
Riportiamo per esteso la scritta incisa sulla lapide di Giovanni Porro Lodi, nel quale si ricorda suo padre Vincenzo morto a 93 anni (quindi nato nel 1733), età straordinaria per quei tempi,
GIOVANNI PORRO LODI DEL NOBILE VINCENZO
DOTTORE IN LEGGE
ANIMA PIA FORTE BENEFICA
INGEGNO LIMPIDO E VALENTE COLTO
TENERISSIMO DELL’OTTIMO PADRE
MORTO NONAGENARIO NEL 1823
DI CUI AMOROSAMENTE CONSOLO’ LA VECCHIAIA
TENERISSIMO PER LA FAMIGLIA
ALLA QUALE SI CONSACRÒ TUTTO
CON PROPOSITO MODESTO E COSTANTE
LARGO E BENIGNO AI COLONI SUOI
CHE LO TENEVANO E PIANSERO QUALE PADRE
FRA LE SOAVI CURE E GIOIE DOMESTICHE
PASSO’ INTERA LA VITA
CHE DOPO LUNGA E DOLOROSA INFERMITÀ
DI ANNI 71 CHIUSE IL 16-1-1845
LA VEDOVA E I FIGLI INCONSOLABILI
QUI LO DEPOSERO ACCANTO AL PADRE
E CON LUI ASPETTA BEATA RESSUREZIONE