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Note su Paolo Caccia Dominioni.

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   Ci sembra utile riportare una breve sintesi della vita di Paolo Caccia Dominioni, legato alla famiglia Cusani Confalonieri (si veda l’albero genealogico), in quanto in un suo libro, da noi citato, ha difeso la memoria del generale Giuseppe Venturi, ed è autore del sacrario di El Alamein in Egitto.

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   Gentiluomo di stampo antico, i suoi contadini caratesi della “curt dei Mila (ormai abbattuta) lo chiamavano “ul cunt”. Spesso era visto passeggiare in Carate, sempre con la caratteristica pipa in bocca, nei pressi della sua villa in via Damiano Chiesa nella quale aveva soggiornato Romagnosi, ospite di Luigi Azimonti

   Paolo Caccia Dominioni, 14°barone di Sillavengo, nacque il 14/5/1896 a Nerviano (Milano) e morì a Roma il 12/8/1992. Partecipò come volontario alla I guerra mondiale ove fu decorato nel 1917 con una medaglia di bronzo. Nel 1922 ottenne il dottorato in ingegneria civile. Partecipò alla II guerra mondiale dove conseguì nel 1942 una medaglia d’argento; infine fece parte della Resistenza collaborando con i GAP di ispirazione comunista.

    A Carate vi è una sua opera di architettura contemporanea (1959-1961): la chiesa di Cristo Re. Realizzata ad aula unica, con semplice facciata a capanna preceduta da portico tripartito, ricorda le costruzioni della terra d’africa, luogo che lo vide protagonista per molti anni. Due statue in ampie nicchie all’ingresso della chiesa e un Cristo bronzeo sul culmine del tetto caratterizzano la costruzione. Sulla cuspide del campanile vi era una croce che sormontava un grande globo, tolta per manutenzione ne marzo 2023.

   La sua fama imperitura è legata oltre che ai suoi lavori di architettura e letterali, alla straordinaria progettazione e realizzazione del sacrario di El Alamein dove sono raccolte le spoglie di migliaia di caduti di ogni nazione.

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