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La famiglia del marchese Luigi D’Adda Salvaterra.

 

            Ripercorriamo brevemente la storia del marchese Luigi, marito di Leontina, a partire dalle origini della sua famiglia.           

            Don Luigi riunì in sé due rami, quello dei d’Adda, e quello dei Salvaterra. Le più antiche origini dei “lombardi” d’Adda, trascurando le leggende fiorite intorno al loro nome, risalgono alla metà del Cinquecento. La località di provenienza è la Valsesia e precisamente il paese di Castellotto in Varallo, dove hanno un’importante dimora. Un loro membro, Giacomo, sposò la figlia unica di un ricchissimo signore locale, ereditandone cosi l’ingente patrimonio. Nominato fabbriciere del Sacro Monte nel 1566, decise di riprogettare tutta la vasta area su cui sorgevano, da circa 70 anni, diverse cappelle, affidando il progetto all’architetto perugino Alessi. La sua idea, diversamente dalla precedente, era di consentire ai numerosissimi pellegrini che affluivano da ogni dove, di ripercorrere il cammino terreno di Gesù. Devoti a questo sito furono, San Carlo che lo visitò più volte, e la casa di Savoia. Oggi tutta la montagna, cosparsa di Cappelle sacre, edificate e arricchite nei secoli da importanti architetti e pittori, è stata dichiarata patrimonio dell’umanità. La famiglia d’Adda, mantenne sempre una speciale relazione con il Sacro Monte che curava e manuteneva con fondi ad hoc. 

            Le fortune della famiglia d’Adda sono legate in gran parte allo sfruttamento delle miniere d’oro della Valsesia che ebbero in concessione dalla casa Savoia, e ad altre importanti miniere come quelle di Locarno.

            Alla famiglia d’Adda, Leopoldo I d’Asburgo, imperatore del sacro romano impero, assegnò nel 1682 i titoli di marchesi, conti, liberi baroni e cavalieri. Solo a partire dal 1743 la famiglia assunse il nome d’Adda-Salvaterra quando divenne erede universale dei beni del questore milanese Giovanni Salvaterra. Come riportato nell’araldica, i titoli verranno confermati, molto più tardi, dalla corte imperiale austriaca nel 1817 a Don Paolo (1797-1842), il quale diventa anche ciambellano di corte, cavaliere dell’ordine di san Maurizio e Lazzaro, nonché attaché dell’ambasciata austriaca a Madrid. Don Paolo assume definitivamente il cognome d’Adda Salvaterra nel 1842. I d’Adda Salvaterra risultano quindi molto legati alla casa d’Austria.

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Il Marchese don Luigi d'Adda Salvaterra.

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