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Biografia Tenente Dottor Giovanni Goj.

 

   Il Dott. Giovanni Goj, medico condotto di Verano Brianza, era nato a Milano l'l Agosto 1877 figlio di Cesare Goj. Viene nominato sottotenente medico con decreto 8 febbraio 1903, promosso tenente medico il 2 aprile 1911.

   Il Comune di Verano era in consorzio medico con Carate Brianza. A causa dell’aumento della popolazione il 14 ottobre 1909 viene deliberato lo scioglimento del consorzio e ognuno dei due paesi (di 4000 abitanti ciascuno) gestisce la sua condotta. Quindi il Comune di Verano indice un concorso per medico condotto il 10 ottobre 1911 fissando lo stipendio a 4000 lire nette per anno.

   Goi manda una lettera ufficiale del 10 dicembre 1910 con tutti i documenti annessi (che non siamo riusciti a rintracciare) per partecipare al concorso che viene annullato da prefetto. Il concorso viene riproposto nel 1910. Goi vince il concorso per medico condotto di Verano con voto 10; viene nominato medico condotto a partire dal 1° gennaio 1911 con delibera del consiglio comunale del 29 dicembre 1910; viene confermato medico condotto con delibera comunale del 31 agosto 1913.

   Goi chiede, in data 20 luglio 1915, un congedo dalla condotta di Verano per sei mesi e si propone come volontario per il servizio militare al fronte, anche se non era obbligato al servizio in quanto medico condotto. Per somma sfortuna, quasi allo scadere dei sei mesi di servizio, Goi muore il 4 dicembre 1915 sul Carso in località Castenuovo. Il 9 dicembre 1915, il colonnello

Silvio Battaglia, comandante del 122° reggimento di fanteria, brigata Macerata, zona fronte, comunica al sindaco la morte di Goi.

   Una biografia del Tenente medico Giovanni Goj è stata riportata nell’«Amico di Famiglia», bollettino mensile illustrato della Parrocchia di Verano N.1 Anno III Gennaio 1916:

 

(N.B. I puntini nel testo sono dovuti alle cancellazioni della censura militare)

 
   Ten. Med Dott. Giovanni Goj

del ....Fanteria. caduto per l'unità della Patria decorato colla medaglia d'argento.

 

Un grande lutto ha colpito il nostro paese. Il Dott. Giovanni Goj moriva gloriosamente sul campo dell'onore nel pomeriggio  del...Dicembre.

Ecco il telegramma pervenuto dal comandante il Reggimento al nostro Sindaco.

«Il Tenente medico di complemento Goj Dr Giovanni trovò morte gloriosa nell'altipiano carsico, meritando in tal modo la riconoscenza della Patria pel supremo sacrificio ad essa offerto col più sincero entusiasmo di vero patriota».

Appena scoppiata la guerra, mosso dal desiderio di portare il suo soccorso ai soldati feriti si era arruolato volontariamente nelle file dell'esercito, domandando di essere mandato al fronte e subito destinato tenente medico  del ......fanteria.

Qui esplicò l'opera sua altamente e patriottica, non curandosi dei pericoli ai quali era continuamente esposta la sua vita. «Io, scriveva tre giorni prima di morire al nostro parroco, io da qualche tempo sono preso in un turbine tale di avvenimenti, che le manifestazioni di dolore e di morte non influiscono che lievemente sull'animo mio. E questo è un bene, perché in caso contrario l'opera mia di soccorso sarebbe paralizzata da un sentimento di disgusto e di orrore e non potrei fare quel bene che mi sforzo di compiere. E dell'opera medica vi è un bisogno enorme e mi sono così persuaso di tante necessità, che durante l'avanzata mi spingo a prestarla così avanti dove

raramente i medici erano soliti andare non curando il pericolo che continuamente e sotto ogni forma ci insidia.  Io mi auguro di poter rimanere ancora per parecchio tempo a prestar l'opera mia in questo altipiano famoso per combattimenti, tanto più che ogni giorno ne vedo la maggiore necessità».

E il coraggio dell'eroico medico ora è confermato dalle numerose testimonianze che ci vengono dal fronte: «Benchè non fosse obbligato, scrive il suo attendente alla sorella del defunto, egli si recava sempre in seconda e prima linea; per lui non esisteva paura». E un ufficiale così scrive di lui al Conte Ferdinando Sella: «Era sempre tranquillo e lieto; incurante del pericolo, come se non esistesse, solo conscio del suo dovere di essere là il primo a portare il suo aiuto». E non è mancato . neppure l'augurio sublime per il sacrificio da lui compiuto, tributatogli dall'autorità militare mediante il conferimento della medagli d'argento al valore. «Sono lieto, telegrafa il capo Ufficio di Sanità alla famiglia, di comunicare che il defunto suo eroico fratello otteneva medaglia d'argento al valor militare, perchè altamente umanitario, ardimento prestò sempre l'opera sua truppe prima linea elevando sua missione dignità di apostolo».

Moriva il ... Dicembre. Ecco come ne descrive la morte il Cappellano Militare in una lettera inviata allo zio parroco dell'estinto: «Il giorno ... Dicembre, verso le II del mattino, egli, come  quasi tutti i giorni, lasciò il posto di medicazione per recarsi ad accompagnare al ..... un porta feriti che affermava di non conoscere la strada. Partì di fatti, di buonissimo umore e allegramente. Giunto presso un difficile passo, detto della morte, fu visto cadere improvvisamente senza dar cenno  alcuno. Alcuni soldati gridarono «è caduto un tenente medico», accorsero in parecchi ma non si potè far niente. Il povero Goj ferito da palla di fucile nella regione cardiaca era morto quasi all'istante. Di là appena pronta la cassa, il cadavere fu trasportato nel cimitero di ................ e tumulato. Sulla tomba vi è una croce indicante nome e cognome».

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