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Il successo commerciale di Faustino Ripamonti.

   A partire dal 1888 inizia appieno l’attività dei grandi magazzini (ferramenta, alimentari, abiti) gestiti da Faustino Ripamonti con suo fratello Edoardo. Un altro fratello di Faustino, Gaetano, aveva avviato un negozio simile a Esperanza.

   La prima struttura commerciale di Faustino viene subito ampliata con l’aggiunta nel 1889 di una ampia galleria, ben visibile nella foto allegata. Qualche tempo dopo viene aggiunto un ampio locale ristorante. Questa è la mossa decisiva per lo sviluppo del centro commerciale; infatti nelle vaste campagne intorno a Rafaela la popolazione era per la maggior parte cattolica, quindi ogni domenica una gran folla veniva in città per partecipare alla Santa Messa. Dopo la funzione tutti trovavano conforto nel frequentare il grande centro commerciale e la vasta sala dove la gente poteva incontrarsi, discutere, pranzare e concludere affari. In breve tempo la struttura commerciale divenne uno dei più belli edifici della zona.

   Di fatto Faustino, in grande anticipo sui tempi, aveva avviato e sviluppato un modello di vendita che oggi è prerogrativa dei grandi centri commerciali. Per questo l’attività  commerciale si sviluppò velocemente tanto da diventare in breve tempo il più grande sito commerciale della regione, suddiviso in 14 settori commerciali e arrivando ad avere ben 120 dipendenti. Nel sito si poteva trovare e comperare ogni cosa comprese automobili di diverse marche americane, pneumatici, pezzi di ricambio meccanici, ecc.

   Faustino Ripamonti sposa Luisa Facino, il 14 dicembre 1882, nella chiesa Matriz di Santa Fe. La coppia ebbe ben 13 figli di cui tre morti alla nascita ed uno, Mario, all’età di 26 anni; tutti gli altri: Edoardo, Eugenio, Reinaldo, Atilio, Giovannina, Herminia, Ada e Adela, furono suoi eredi.

   Faustino, così come fu un prodigo benefattore della sua natia Villa Romanò, mai dimenticata, fu un grande benefattore della sua città d’adozione: fornì moderne attrezzature all’ospedale di Rafaela, creò una scuola italiana e un centro “Figli d’Italia” che, successivamente, si fuse con l’analogo centro “Vittorio Emanuele”.

   Faustino Ripamonti morì nel 1929 nella sua villa di Arguello, oggi quartiere di Cordoba, a circa 250 chilometri a nord-ovest di Rafaela; i suoi resti mortali furono portati a Rafaela con un treno speciale e lì sepolti nel cimitero locale, dove la cittadinanza ha voluto dedicare a Faustino Ripamonti un mezzobusto.

   La sua attività commerciale venne chiusa nel 1973. Oggi l’edificio, interamente restaurato grazie ai contributi degli eredi, è stato poi donato nel 1980 alla municipalità diventando il museo storico della città di Rafaela, nel quale oltre alla sale dedicate alla nascita e sviluppo della colonizzazione dell’ovest di Santa Fe, una intera sala è dedicata a Faustino Ripamonti. Dal 1991 l’ex emporio è stato dichiarato di interesse comunale e monumento storico provinciale.

   Riportiamo la presentazione di Faustino Ripamonti fatta dal museo storico e per chi desidera un approfondimento il suo indirizzo:

"https://www.fhuc.unl.edu.ar/portalgringo/museoaltrocche/museo_rafaela.html".

   La foto di Faustino Ripamonti è stata presa dalla presentazione del museo storico di Rafaela, mentre un suo busto è stato eretto nel cimitero della cittadina: https://prezi.com/gpy2gryvckym/faustino-ripamonti/

   Faustino Ripamonti è stato nominato Commendatore del Regno d'Itala nel 1922, vedi Gazzetta Ufficiale del 1922 n° 237.

Faustino Ripamonti
Panoramica Almacenas Ripamonti.
Stele di Faustino Ripamonti nel cimitero di Raphaela.
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