Famiglia Gropallo.
Famiglia Cusani Confalonieri.
L’origine della famiglia Confalonieri si perde in epoca medioevale. Il ramo milanese risale ad Ansperto (Biassono) arcivescovo di Milano dall’868 al 881. A lui è fatta risalire la fondazione della chiesa di san Pietro di Agliate, paese che diverrà uno dei possedimenti dei Confalonieri. Sui colli di Brianza, in epoca comunale, vi erano molti castelli di difesa tra i quali quello dei Confalonieri di Carate, famiglia allora alleata ai Torriani, come la maggior parte dei feudatari brianzoli. I Confalonieri avevano il privilegio di portare il Gonfalone di Milano (donde il nome) quando l’arcivescovo entrava solennemente, per la prima volta, in città.
La famiglia dei Confalonieri di Agliate possedeva un grande castello a difesa del territorio che era stato eretto a Costa d’Agliate in una zona ancora oggi chiamata “castello”. Doveva essere una proprietà piuttosto vasta in quanto comprendeva al suo interno alcune chiese, come documentato da Goffredo da Bussero (verso la metà del 1200). Il castello si erigeva alla sommità della scarpata che domina il Lambro e raggiunge il torrente Brovada, controllando la via che da Carate porta a Besana. Signore del castello era Stefano Confalonieri il quale, prima simpatizzante poi sostenitore dell’eresia catara, fu direttamente coinvolto nell’omicidio dell’inquisitore Pietro da Verona; per questo fu imprigionato, le sue proprietà confiscate e il castello fu raso al suolo. Oggi di quella costruzione non resta alcuna traccia.
Per venire a tempi più recenti ricordiamo don Luigi Cusani (1658-1713), IV marchese di Chignolo, che sposa nel 1703 Isabella, figlia del conte Besozzi della Pieve di Legnano.
I Cusani:
La famiglia Cusani che risale all’anno mille circa, fu una delle più importanti del patriziato milanese e s’imparentò con molte famiglie nobili lombarde, tra cui i Visconti ed appunto i Confalonieri. Tra le diverse personalità del casato si ricordano alcuni cardinali e diplomatici. Il motto, all’interno del loro stemma, riporta la scritta “sic age ne timeas”.
Cesare Cusani, un discendente di don Luigi, che fu viceprefetto di Lodi in epoca napoleonica. Sposa nel 1780 Maria Teresa Brivio, figlia del conte Brivio e di donna Marianna Confalonieri[1], che gli porta in dote la cospicua eredità dei Confalonieri di Candia, località e feudo della Lomellina. In questo modo i Cusani aggiunsero al proprio cognome quello dei Confalonieri di Candia, diventando quindi Cusani-Confalonieri.
Uno dei loro discendenti, Ferdinando Cusani Confalonieri (1805-1843) sposa Lodovica Boga vedova di Luigi Azimonti. Per questo nella cappella mortuaria dei Cusani Confalonieri è sepolto Luigi Azimonti e sua figlia Matilde, morta in giovane età; di lui riportiamo alcune notizie in seguito.
Tra i più interessanti personaggi del casato, che riferiva a Carate Brianza, ricordiamo il marchese Luigi Cusani Confalonieri, che è stato per ben quattro anni (1910-1914) ambasciatore del Regno d’Italia a Washington dove ebbe l’opportunità di inaugurare, nel 1912, insieme al presidente degli Stati Uniti Howart Taft, la statua di Cristoforo Colombo. Dopo aver ringraziato gli Stati Uniti, il nostro ambasciatore si rivolse con parole affettuose alla gran folla di italiani accorsi alla manifestazione. Il marchese Luigi fu anche ambasciatore d’Italia in Giappone dal 1917 al 1920. Dimessosi da ambasciatore, nel 1928 inaugurò Il museo Romagnosi proposto nel 1935 in occasione del centenario della sua morte, dall’allora podestà di Carate Mario Utz. Il marchese fece dono al museo di tutti i cimeli di Romagnosi da lui posseduti, compreso il ritratto del giurista, opera del pittore Molteni. Il museo fu realizzato al pianterreno del palazzo comunale di Carate.
Infine ricordiamo don Ferdinando, fondatore dei pompieri di Carate, e donna Beatrice sposa del principe Cito Filomarino.
[1] Ornella Pozzi , La villa Cusani Confalonieri-note di storia , Carate Brianza.