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Tomba di monsignor Davide Merisi

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   Poco prima di raggiungere la cappella Ripamonti, tra le altre tombe, si trova quella di Mons. Davide Merisi. I segni del tempo sono ben visibili sul modesto monumento tanto da rendere non semplice la lettura delle scritte commemorative.

Riportiamo un ingrandimento della parte della lapide sulla quale è posta la grande croce con il Cristo crocefisso, così da rendere leggibile la fotografia del sacerdote. Il suo necrologio dice:

PACE A/ MONS. DAVIDE ANTONIO MERISI/DELLA METROPOLITANA DI MILANO/APOSTOLO DELLA GIOVENTÙ/ MILANO 6-2-187… MILANO 10-3-1925/ LE COLONIE MILANESI SCOLASTICHE/E I GIOVANI OPERAI RICONOSCENTI

 

   Alla base dello stesso monumento funebre vi è una lastra con incise le seguenti parole:

“GLI ESPLORATORI

CATTOLICI MILANESI

RICONOSCENTI POSERO”

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Mons. Davide Merisi, chi era costui?

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  Il cognome Merisi è di gran lunga più diffuso in Lombardia che nel resto d’Italia. In particolare è tipico della bergamasca, tra tutti spicca quello di Michelangelo Merisi (detto Caravaggio).

Di Mons. Davide non abbiamo trovato molte informazioni: dobbiamo quindi fare delle “ragionevoli “congetture.

In particolare è utile la scritta sulla sua tomba “gli esploratori cattolici milanesi/riconoscenti posero”. Questi “esploratori” hanno fatto parte del più ampio movimento scautistico italiano, nato nella primavera del 1910 a Bagni di Lucca per opera dell’inglese Francis Vane, militare inglese e baronetto di Hutton.

La prima associazione di scout in Italia, a diffusione nazionale  fu riconosciuta nel 1912. Il dottor Carlo Colombo ne scrisse lo statuto suddividendo il movimento in due gruppi: maschile e femminile chiamati rispettivamente “corpo dei giovani esploratori” e “unione delle giovinette esploratrici”. Il movimento fu chiamato CNGEI: Corpo Nazionale dei Giovani Esploratori Italiani - Boy Scout d'Italia. Nei vari gruppi di scout vi erano molti sacerdoti in qualità di animatori ma  soprattutto di educatori morali e civili, tra questi certamente è da annoverare Mons. Merisi.

Nel 1927, per una precisa volontà del Fascismo lo scautismo (CNGEI) cessò ogni attività; molti ragazzi, non accettando questa volontà continuarono segretamente a trovarsi e alla fine divennero antifascisti.

Ma tutto questo non fu visto da Mons. Davide Antonio Merisi che, come sappiamo, morì nel 1925.

Note:

   1) Tra i vari sacerdoti che si occuparono della crescita dello scautismo in Italia è citato in Wikipedia Mons. Davide Merisi. Il suo nome è tra il gruppo sacerdoti di Milano nella voce che descrive le “Aquile Randagie”, nate nel 1927, ragazzi del gruppo scout di Milano, Monza e Parma. Non abbiamo altre notizie in merito.

   2) per le “colonie milanesi” e i “giovani operai riconoscenti” … non siamo riusciti a trovare notizie utili.

Tuttavia l’insieme di queste dediche dimostra la costante attività di mons. Merisi per favorire lo sviluppo morale, culturale e dell’associazionismo dei giovani cattolici, nonostante in quei difficili anni le relazioni tra Chiesa e Stato fossero pessime.

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Per un approfondimento sulle "Aquile randage" 

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