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Tomba Gadda
Tomba Ratti

Rògeno.

   Desideriamo ringraziare il sindaco dott. Mario Redaelli e la sua amministrazione per la sensibilità e cortesia nei nostri confronti. Il sindaco ci ha regalato due bei libri sulla storia del paese particolarmente interessanti e utili per il nostro lavoro.   

  Il comune di Rògeno, che oggi conta poco più di 3000 abitanti, è disseminato tra diverse colline moreniche; un tempo l’antico borgo era tutto raggomitolato sulla cima di una modesta collina morenica alta circa 300 metri, da cui si domina il lago di Pusiano. Questo è il più grande dei laghi prealpini non lontano dal lago del Segrino. Il lago di Pusiano a suo tempo ha riservato interessanti sorprese quando, scavando la torba utilizzata per riscaldamento durante gli anni di guerra, sono state trovati prodotti litici: selci, utensili, punte di freccia ed anche alcuni resti di palafitte risalenti al periodo neolitico.

   Rògeno ha diverse frazioni tra cui Casletto (un tempo comune autonomo), che dà direttamente sulla riva del lago di Pusiano, e per questo ancora oggi è meta di villeggiatura estiva. Tutta la zona è servita dalla ferrovia Como-Lecco, attualmente a binario unico; questa linea è stata inaugurata nel 1888 ed ha una fermata a Rògeno, non lontano dalla parte antica del paese, caratterizzata da vecchie corti, non restaurate, raggruppate tra la chiesa parrocchiale e la villa Gadda. All’epoca dell’unità d’Italia il paese, che aveva circa 1600 abitanti, era immerso in una vasta area agricola fatta da ampi campi e dolci colline.

   Nell’attuale piazza del comune, leggermente discosta dal vecchio borgo, vi è la statua del senatore Giuseppe Gadda, importante uomo delle istituzioni durante la fase dell’unità d’Italia.

Chiesa parrocchiale.

 Interessante è la bella chiesa parrocchiale di Rogeno dedicata ai santi Ippolito e Cassiano, edificata su un preesistente edificio sacro del 1182, ampiamente ricostruita nel tardo cinquecento e successivamente più volte rimaneggiata. Su lato sinistra della chiesa vi è un grande affresco di Papa Pio XI eseguito nel 1927 dal pittore Luigi Morgari. Nella cornice dell’affresco è scritto: PIO XI PONTIFICI MAXIMO/PATERNO GENERE ROGENENSI/ CUIUS MEMORIAM ROGENENSES/PERPETUO SERVABUNT.
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