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CIMITERO DI PADERNO DUGNANO

Tomba di Emilio De Marchi
Emilio De Marchi (Milano 1851 - ivi 1901). Autore di racconti e romanzi, la sua narrativa, nella quale l'eredità manzoniana si mescola con i fermenti della Scapigliatura lombarda e con istanze del naturalismo, si ispira alla vita della piccola borghesia, della gente umile della sua terra lombarda, e a questa terra stessa, il cui elemento paesistico è sentito come confortatore degli affanni degli uomini.
(da Enciclopedia Treccani).
Per ulteriori approfondimenti: http://www.treccani.it/enciclopedia/emilio-de-marchi/

Le foto e i relativi commenti sono di L. Bissoli, presidente dell'Associazione "La compagnia del PIlastrello" di Paderno Dugnano.

Foto d'insieme della tomba De Marchi.
Comprende Emilio De Marchi, la moglie Lina Martelli, la giovane figlia Cesarina.
Parte centrale della tomba; Emilio De Marchi.
Ingrandimento della scritta sulla lapide centrale
Questa targa appare sulla facciata della villa dei Conti Tavecchio in via Gramsci 21 a Paderno Dugnano. Nella villa, Emilio De Marchi soggiornava nel periodo estivo.

CURIOSITA'

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A Maggianico, nel Cimitero, esiste una Cappella privata DE MARCHI, al cui interno vi sono le targhette dei deceduti e appare un solo Emilio De Marchi nato nel 1851 e deceduto nel 1901. Ma il Comune non è in grado di precisare se il De Marchi poeta fu sepolto a Paderno e poi i resti siano stati portati a Maggianico oppure ? E' un dubbio che ancora non siamo riusciti a risolvere. Se qualche lettore fosse in grado di darci

informazioni certe, non esiti a comunicarci la soluzione del rebus. E per questo... grazie anticipate.

   Il dubbio espresso nel riquadro "Curiosità" può aver ricevuto una soluzione ragionevole grazie alla ricerca di Pietro Dettamanti nel cui sito www.osteriaolga.it/demarchi/emilio_de_marchi.htm vi è un dettagliato approfondimento su vita, opere e amicizie di Emilio De Marchi che soggiornò spesso nella Villa Martelli di Maggianico, di proprietà della famiglia della moglie.
   Sulla facciata della Cappella del cimitero di Maggianico, che il lettore troverà ampiamente illustrata nel sito di cui sopra, c'è questa scritta "domus secunda donec tertia" (traduzione: seconda casa fino alla terza). Nel caso di un defunto: la prima casa è quella in cui abitava, la seconda è il cimitero, la terza è la dimora eterna. Nel caso di Emlio De Marchi, che è sepolto a Paderno Dugnano, la lapide che lo riguarda a Maggianico è semplicemntee un gesto di omaggio nei suoi riguardi per il lungo soggiorno nella Villa Martelli: in questo concordiamo con le conclusioni di Pietro Dettamanti.
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