top of page
CIMITERO DI MOZZATE​​

Il Comune di Mozzate non è in Brianza, per cui la ricerca di Matteo Colaone non rientrerebbe, a rigore, nel nostro ambito di indagine. Tuttavia lo studio su Antonio Teodoro Castiglioni è rilevante e volentieri lo ospitiamo nel sito, ringraziando l'autore per il suo contributo.

Monumento funebre ad Antonio Teodoro Alfonso Castiglioni.
ANTONIO THEODORO ALPHONSI F. CASTIGLIONI 
COMITI MEDIOLANENSI 
SUAVI PROBITATE OMNIBVS CARISSIMO 
RERVM NATURALIVM SCIENTI
QVI MAJORVM LAUDES AEMVLATVS EST
HAERES MARIA
EJUS EX FRATE COM[ITE] KAR[OLO] OCTAVIO NEPTIS
VXOR IOSEPHI CARENA NOB[ILIS] VIRI 
PATRVO PIO OPTIME MERITO
PON[ENDUM] – CVR[AVIT]
ANNOS NATVS LXVIII DECESSIT X KAL[ENDAS] SEPT[EMBREM]
AN MDCCCLVIII IN PACE  
************
Ad Antonio Teodoro Alfonso Castiglioni,
conte milanese,per la soave probità carissimo a tutti,
(e) che sapiente delle scienze naturali
ha emulato le glorie degli antenati,
l’erede e nipote Maria,
(figlia) del fratello conte Carlo Ottavio, 
moglie del nobiluomo (Gian) Giuseppe Carena,
allo zio paterno devoto ottimo e giusto,
ha avuto cura che si ponesse. 
Morì in pace all’età di 68 anni
il decimo giorno prima le calende di settembre (23 agosto) dell’anno 1858 
​
​

Il  conte  don  Antonio  Teodoro  Alfonso  Castiglioni nacque  il  22  novembre  1790.  Fu  patrizio  Milanese, portava il titolo  Consignore di Garlasco con Palazzo e 

di  Marano  con  Zendone  per  investiture  ricevute  dal padre negli anni Settanta del XVIII secolo.  

I Castiglioni erano presenti a Mozzate da secoli: il capostipite del ramo locale, Guarnerio, morì nel 1460 nel castello diSan Martino; a fine Cinquecento risale la costruzione della villa avita di Mozzate, oggi detta Cornaggia Medici Carena Castiglioni.

   Antonio Teodoro era il quinto dei sette figli di don Alfonso Gaetano (1756-1834), il quale aveva sposato nel  1779  Eleonora  Crivelli  di  Nerviano  (+1840).  Il nonno paterno era Ottavio (+1760), marito di Teresa Verri, sorella dell’illuminista Pietro.  Proprio costui sembra si fosse inizialmente opposto al matrimonio dei genitori di Antonio Teodoro, considerando le nozze premature    Antonio Teodoro, è ricordato nella lapide come studioso di scienze naturali, secondo quella tradizione famigliare di cui faceva parte anche il padre, le cui le lettere erano state stampate all’interno di  Flora Insubrica di Gian Antonio Scopoli.  Alfonso Gaetano era anche archeologo, così come lo sarà l’altro suo figlio, Carlo Ottavio; sempre in materia di botanica aveva collaborato col fratello Luigi per la pubblicazione, avvenuta nel 1791, dei quattro volumi di Storia delle piante forestiere le più importanti nell'uso medico ed economico; iscritto fin dal 1780 alla Società patriottica voluta da Maria Teresa, a Mozzate conduceva dei terreni che furono visitati nel 1798 dall’agronomo inglese Arthur Young. Questi considerò la tenuta un modello, lodò gli esperimenti del Castiglioni e vide in lui il tipo del gentiluomo di campagna colto e ospitale che egli avrebbe voluto avere come vicino. 

   Il detto zio Luigi (1757 - 1832), anch’esso esperto di botanica, era stato protagonista di un viaggio in America Settentrionale, documentato nell’omonimo diario ed eseguito tra il 1785 e il 1787.  Dai neonati Stati Uniti, Luigi trasse fini informazioni politiche e una serie di osservazioni sulla vegetazione di quelle terre: molte sono le essenze che poi introdusse e coltivò nelle brughiere di Mozzate, tra le quali la notissima Robinia pseudoacacia.

   Tornando ad Antonio Teodoro, il 31 dicembre 1815 lo troviamo giovanissimo ricordato tra le Guardie a Cavallo che attesero il cerimoniale del solenne ingresso in Milano di Francesco I, ultimo Imperatore del Sacro Romano Impero e ultimo Duca di Milano, e della figlia Maria Luisa d’Austria. Il padre Alfonso Gaetano (differentemente dallo zio Luigi) sarebbe infatti stato per tutta la vita fedele agli austriaci e dovette lasciare questa impronta al figlio. Non sorprende dunque che, a seguito dello sventato attentato a Giuseppe I avvenuto il 6 febbraio 1853 a Vienna, Antonio Teodoro fu tra i firmatari dell’indirizzo di grazia inviato dai milanesi al generale Ferenc Gyulay. 

   Antonio Teodoro non fu propriamente un politico e dovette vivere in modo mite e pacato, occupandosi di assistere il padre nella conduzione dei fondi agricoli di Mozzate.  Nel 1857, ossia appena un anno prima della morte, è ricordato tra i membri della Società per le belle arti in Milano.

  Non si sposò e non ebbe figli  Come si evince dall’iscrizione, nominò sua erede la nipote Maria Eleonora (+ 1878),  figlia del fratello Carlo Ottavio, numismatico e archeologo.  Questi ebbe, oltre alla suddetta, altre due figlie, il che determinò l’esaurimento del ramo dei Castiglioni di Garlasco  Maria Eleonora andò in sposa al conte  Gian Giuseppe Carena.  Proprio i Carena, insieme ai Cornaggia erediteranno i beni in Mozzate.    

 

                                                                                                                                                                                  Matteo Colaone 

​

​
​
​
​
​
daily_download_20160204_128
00:00 / 04:01
bottom of page